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Strumento europeo Politica di Vicinato

La Politica Europea di Vicinato (PEV) riguarda i Paesi confinanti con l'UE, per costruire una zona di stabilità, sicurezza e benessere. Oltre ai Paesi della sponda sud del Mediterraneo (Algeria, Autorità Palestinese, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Libia, Marocco, Siria e Tunisia) è estesa anche ai Paesi confinanti dell'Europa dell'Est e del Caucaso meridionale (Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Georgia, Moldavia e Ucraina).

 

L’assistenza comunitaria mira a sostenere misure finalizzate al conseguimento di almeno uno dei seguenti obiettivi:

  • promuovere il dialogo e la riforma in campo politico;
  • favorire l’avvicinamento dei testi legislativi e regolamentari in tutti i settori di pertinenza e, più nello specifico, incentivare la partecipazione progressiva dei paesi partner al mercato interno e l’intensificazione degli scambi;
  • consolidare le istituzioni e gli organismi nazionali preposti all’elaborazione e all’attuazione effettiva delle politiche nei settori di interesse degli accordi di associazione, di partenariato e di cooperazione e di altri accordi analoghi futuri;
  • stimolare lo sviluppo sostenibile;
  • promuovere la protezione ambientale e la corretta gestione delle risorse naturali;
  • sostenere le politiche volte a ridurre la povertà;
  • sostenere le politiche volte a promuovere lo sviluppo sociale e la parità tra i sessi, l’occupazione e la protezione sociale e, più nello specifico, il dialogo sociale e il rispetto dei diritti sindacali e delle norme fondamentali in materia di lavoro;
  • sostenere le politiche a favore della salute, dell’istruzione e della formazione; i) garantire la promozione e la difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali e incoraggiare il processo di democratizzazione, segnatamente tramite azioni di monitoraggio e assistenza elettorali;
  • stimolare lo sviluppo della società civile;
  • incentivare lo sviluppo dell’economia di mercato, comprese le misure volte a sostenere il settore privato, ad incoraggiare gli investimenti e a promuovere gli scambi mondiali;
  •  incoraggiare la cooperazione nei settori dell’energia, delle telecomunicazioni e dei trasporti, soprattutto per quanto riguarda le interconnessioni, le reti e il relativo sfruttamento, la sicurezza nel settore dei trasporti internazionali e dello sfruttamento delle fonti di energia, le fonti di energia rinnovabili, l’efficacia energetica e i trasporti non inquinanti;
  • dare sostegno ad azioni mirate ad una maggiore sicurezza alimentare per i cittadini, segnatamente nel settore sanitario e fitosanitario;
  • garantire una gestione delle frontiere efficace e sicura; o) promuovere la cooperazione in materia di giustizia e affari interni, comprese questioni quali il diritto d’asilo e la migrazione, e le azioni volte a combattere e a prevenire il terrorismo e la criminalità organizzata, inclusi aspetti quali il finanziamento, il riciclaggio del danaro e la frode fiscale;
  • sostenere la cooperazione amministrativa in vista di una maggiore trasparenza e di uno scambio più intenso di informazioni in materia fiscale, al fine di combattere la frode e l’evasione; q) incentivare la partecipazione ad attività comunitarie nel settore della ricerca e dell’innovazione;
  • incoraggiare la cooperazione tra gli Stati membri e i paesi partner nel settore dell’insegnamento superiore e della mobilità degli insegnanti, dei ricercatori e degli studenti;
  • stimolare la comprensione interculturale, i contatti tra i popoli, la cooperazione tra le società civili, nonché gli scambi tra i giovani; t
  • potenziare la partecipazione dei paesi partner ai programmi e alle agenzie comunitari;
  • dare impulso alla cooperazione transfrontaliera nell’intento di promuovere lo sviluppo economico, sociale e ambientale sostenibile delle regioni frontaliere;
  • far progredire la cooperazione e l’integrazione regionali;
  • fornire sostegno nelle situazioni di post crisi, segnatamente in termini di aiuti ai profughi e agli sfollati, e contribuire alla prevenzione dei conflitti e alla preparazione alle catastrofi;
  • dare impulso alla comunicazione e promuovere gli scambi tra i partner per quanto riguarda le misure e le attività finanziate nell’ambito dei programmi;
  • affrontare problemi tematici comuni nei settori di interesse reciproco e sostenere qualsiasi altro obiettivo attinente al campo di applicazione del presente regolamento.

 

Paesi ammessi

  • Stati membri
  • Algeria, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Egitto, Georgia, Israele, Giordania, Libano, Libia, Moldavia, Marocco, Autorità palestinese della Cisgiordania e di Gaza Federazione Russa, Siria, Tunisia, Ucraina

 

Gli inviti a presentare proposte sono pubblicati sul sito internet della DG EuropeAid: ec.europa.eu/world/enp/funding_en.htm

Sito inetrnet DG EuropeAid: http://ec.europa.eu/europeaid/index_en.htm

Programma STRUMENTO EUROPEO POLITICA DI VICINATO

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Regolamento istitutivo ENPI

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